(DA VARESE NEWS)
Sedici le squadre coinvolte nel grande torneo organizzato da Associazione Pakistani Varesini, in collaborazione con Uisp. All'evento presente anche la Federazione Italiana Cricket
I bambini e i ragazzini giocano anche a calcio, è ovvio, «a scuola con gli amici». Ma nella giornata di oggi è il cricket a conquistarli, lo sport nazionale custodito dai genitori come un pezzo di identità: a Somma Lombardo, sabato e domenica, si sono dati appuntamento da tutta la provincia (e non solo) per un grande torneo di cricket. Le squadre sono arrivate un po' da tutto il Nord Italia: lombardi da Desio e Cantù, anche da Zingonia (il celebre quartiere-modello nella Bergamasca trasformatosi in ghetto) e da Gardone, all'estremo est di Lombardia. E ancora una squadra trentina, da Laives. In campo per la prima volta anche la squadra ufficiale dell'Associazione Pakistani Varesini, in divisa rossa. «In totale hanno partecipato 16 squadre di cricket più quelle della pallavolo e calcio» spiega il presidente di APV Pasha Neeim. Il merito di aver messo insieme tradizioni sportive diverse è della Uisp Varese, che ha organizzato i tornei di pallavolo e calcio, portando sul campo di via Novara anche squadre italiane, di immigrati di altri Paesi e una formata dai rifugiati africano fuggiti dalla Libia. «Cerchiamo scarpe da calcio di vari numeri» era l'appello fatto circolare nei giorni scorsi (con tanto di elenco dettagliato) dalla Uisp e che ha permesso alla fine di far giocare tutti.
Ad attrarre l'attenzione è stato comunque, su tutti, lo sport giocato con le mazze di legno, tipico dell'Inghilterra e diffusissimo tra Pakistan, Bangladesh, India e altre ex-colonie inglesi in Asia. Le squadre in maglie colorate sull'erba verdissima del campo sportivo di Somma hanno per la prima volta dato piena dignità al gioco: di solito gli immigrati asiatici si ritrovano per sfidarsi in luoghi di fortuna. «A Gallarate ci troviamo in area mercato vicino al museo» spiega Shahzad Mushtaq, responsabile APV di Gallarate. Se le squadre gallaratesi si sono preparate all'evento anche allenandosi nel parcheggio del centro commerciale Laghi (nella foto a sinistra), quelli di APV non nascondono la speranza di aver un campo da gioco vero, «sarebbe molto meglio». Sul posto sono intervenuti anche il sindaco di Somma Guido Colombo e l'ambasciatore pakistano in Italia.
Intanto l'aggregarsi delle squadre attrae anche l'attenzione della Federazione Italiana Cricket, che a Somma ha mandato un suo emissario da Torino. «Questo genere di eventi - ci spiega invece il presidente della Federazione Simone Gambino - sono abbastanza comuni, sono un momento di richiamo importante per le comunità: per i pakistani il cricket è come gli spaghetti per gli italiani che erano emigrati in America, un pezzo di identità. La sfida sta allora nel superare la fase "etnica" e creare integrazione: con gli adulti è un lavoro lungo, con i bambini molto meno». Chissà e i piccoli pakistani di Gallarate e dintorni, un giorno, metteranno insieme una squadra anche con i loro compagni di scuola italiani. E magari vinceranno, come è successo l'anno scorso agli Under 15 diventati campioni europei.
Ad attrarre l'attenzione è stato comunque, su tutti, lo sport giocato con le mazze di legno, tipico dell'Inghilterra e diffusissimo tra Pakistan, Bangladesh, India e altre ex-colonie inglesi in Asia. Le squadre in maglie colorate sull'erba verdissima del campo sportivo di Somma hanno per la prima volta dato piena dignità al gioco: di solito gli immigrati asiatici si ritrovano per sfidarsi in luoghi di fortuna. «A Gallarate ci troviamo in area mercato vicino al museo» spiega Shahzad Mushtaq, responsabile APV di Gallarate. Se le squadre gallaratesi si sono preparate all'evento anche allenandosi nel parcheggio del centro commerciale Laghi (nella foto a sinistra), quelli di APV non nascondono la speranza di aver un campo da gioco vero, «sarebbe molto meglio». Sul posto sono intervenuti anche il sindaco di Somma Guido Colombo e l'ambasciatore pakistano in Italia.
Intanto l'aggregarsi delle squadre attrae anche l'attenzione della Federazione Italiana Cricket, che a Somma ha mandato un suo emissario da Torino. «Questo genere di eventi - ci spiega invece il presidente della Federazione Simone Gambino - sono abbastanza comuni, sono un momento di richiamo importante per le comunità: per i pakistani il cricket è come gli spaghetti per gli italiani che erano emigrati in America, un pezzo di identità. La sfida sta allora nel superare la fase "etnica" e creare integrazione: con gli adulti è un lavoro lungo, con i bambini molto meno». Chissà e i piccoli pakistani di Gallarate e dintorni, un giorno, metteranno insieme una squadra anche con i loro compagni di scuola italiani. E magari vinceranno, come è successo l'anno scorso agli Under 15 diventati campioni europei.
20/06/2011
Roberto Morandiroberto.morandi@varesenews.it